I sogni di don Bosco: una finestra sulla mentalità cattolica del XIX secolo
Gli studiosi del Centro Studi Don Bosco e dell'Istituto Storico Salesiano si congratulano con il sig. Paolo Vaschetto sdb, membro del CSDB, per la conclusione del suo percorso di dottorato alla Pontificia Università Gregoriana. Il giorno 17 ottobre ha difeso la dissertazione con il titolo "I racconti dei sogni di Don Bosco: Ricostruzione storico-documentaria delle fonti e contributo allo studio della mentalità dei cattolici del XIX secolo".
Nella sua ricerca dottorale, Paolo Vaschetto esplora in profondità i racconti dei sogni di san Giovanni Bosco, proponendo una nuova interpretazione storico-documentaria e analizzando il loro impatto sulla mentalità cattolica dell'Ottocento. La ricerca si immerge negli archivi salesiani di Roma, dove sono conservati oltre 900 racconti tra manoscritti autografi e testi derivati, evidenziando come don Bosco utilizzasse i sogni non solo come strumento di educazione spirituale ma anche come mezzo per influenzare e guidare la comunità cattolica del tempo.
Novità editoriale: edizione critica dei manoscritti autografi delle prediche di don Bosco
Nella collana “Giovanni Bosco – Scritti editi e inediti” dell’Istituto Storico Salesiano, è stata pubblicata l’edizione critica dei manoscritti autografi della predicazione di don Bosco, frutto del lavoro congiunto del segretario del Centro Studi Don Bosco, Massimo Schwarzel, e del nostro socio emerito Aldo Giraudo.
Questa documentazione, che rispecchia periodi diversi della vita e dell’opera del santo educatore, nel suo insieme risulta quantitativamente modesta se paragonata al numero delle sue prediche e discorsi riprodotti, sintetizzati o accennati nelle Memorie biografiche o se accostata alla vastità di materiali analoghi lasciati dai suoi successori: Michele Rua e Paolo Albera. I motivi di tale scarsità documentaria possono essere vari, non ultimo il fatto, accertato da testimoni e biografi, della facilità con la quale egli sapeva improvvisare discorsi, non solo in ambito domestico. Tuttavia, nonostante la loro esiguità e la semplicità delle argomentazioni dottrinali, questi testi risultano storicamente interessanti come documento di sensibilità proprie e di un personale stile comunicativo, oltre che specchio di quadri mentali e schemi dottrinali condivisi da gran parte del mondo cattolico in un preciso contesto storico-religioso.
Consiglio direttivo del Centro Studi Don Bosco 2024-2027
A seguito delle elezioni dei rappresentanti delle facoltà di Teologia e di Scienze dell'Educazione, in data 18 giugno 2024 il Rettore della Pontificia Università Salesiana ha ufficialmente confermato la composizione del Consiglio Direttivo del Centro Studi Don Bosco per il triennio 2024-2027. Il triennio si apre con un rinnovato impegno verso la missione di ricerca e della sua diffusione nei campi della spiritualità e dell'educazione salesiana. La composizione del consiglio è seguente:
Direttore: Michal Vojtáš; segretario: Massimo Schwarzel; consiglieri: Wim Maria Etienne Collin, Paolo Vaschetto, Dariusz Grządziel.
Il consiglio desidera esprimere una profonda gratitudine ad Aldo Giraudo per il suo instancabile servizio e la dedizione per gli studi salesiani nei decenni scorsi. Siamo contenti di poter continuare a collaborare con lui, assicurando che la sua professionalità ed esperienza rimangano una guida preziosa per i nostri futuri sforzi.
Pubblicato il volume di Wim Collin sulla predicazione di don Borel
Nella collana "Studi e Strumenti" del Centro Studi Don Bosco è apparso un accurato studio del prof. Wim Collin sulla predicazione del teologo Giovanni Borel (1801-1873) agli allievi del Collegio maggiore di San Francesco da Paola tra 1829 e 1844:
Wim Collin, Buoni cristiani e virtuosi cittadini. La predicazione di Giovanni Borel agli allievi della scuola sabauda nella Torino della Restaurazione, Roma, LAS 2024, 237 p. (= Studi e Strumenti, 11).
Il teologo Borel è stato una figura importante del mondo ecclesiastico torinese dell'Ottocento, rappresentante di spicco di quel singolare modello di prete che stava emergendo nei primi decenni del secolo e che ispirò una schiera di sacerdoti sensibili alle urgenze sociali ed educative del tempo. È noto il ruolo da lui svolto nelle istituzioni fondate dalla marchesa Giulia Falletti di Barolo e il determinante sostegno offerto alla nascente opera di don Bosco dal 1844 in poi. Meno conosciuta è l'attività da lui svolta tra 1829 e 1844 come direttore spirituale del Collegio maggiore di San Francesco da Paola, una delle principali scuole di Torino in cui si formarono le élites della capitale sabauda.
Saint François de Sales, lecteur et interprète du Cantique des Cantiques
È uscito un nuovo libro di Morand Wirth, frutto di un attento studio sulle opere di san Francesco di Sales:
Quarta di copertina:
En découvrant le Cantique des cantiques à l’âge de dixsept ans, pendant ses études à Paris, François de Sales s’est exclamé : « J’ay treuvé Celuy que mon coeur ayme, je l’ay treuvé et ne le quitteray point ! » Pour François, le Cantique est « le plus beau chant de la création » : il en fut un lecteur assidu et passionné.
On trouve, disséminées dans ses oeuvres, près de 700 citations et allusions à ce livre biblique : le présent ouvrage en livre une synthèse inédite.
Dans la première partie, l’auteur suit pas à pas les chapitres et les versets du livre inspiré en compagnie de François de Sales. Dans la deuxième partie, il s’arrête sur les quatre acteurs principaux du Cantique tels que François de Sales les a identifiés : Dieu (Jésus-Christ ou l’Esprit Saint), l’Église, l’âme et Marie.