Guy AVANZINI (s.d.), Les intuitions pédagogiques de Don Bosco, Lyon, Chronique sociale 2016, p. 287, ISBN 978-2-36717-187-6. Nell'introduzione del volume, Guy Avanzini, professore emerito dell'Université Lyon 2, scrive: "Fin dal principio del 2012, con l'avvicinarsi del bicentenario della nascita di don Bosco, il consiglio amministrativo dell'AMDB ha deciso, su mia proposta, di inserire nel programma delle celebrazioni un Colloquio universitario internazionale. L'obiettivo che ci stava a cuore era quello di continuare a far meglio conoscere, e riconoscere, il suo apporto alla dinamica delle pratiche e della ricerca pedagogica. Quindici professori universitari francesi e stranieri si sono riuniti a più riprese a Parigi, col supporto di don Beylot, per elaborare il programma del Colloquio. Ed ecco che qui a Lyon, dove Don Bosco è venuto nel 1883, oggi si inaugura il Colloquio presso l'Université Claude Bernard, nell'ESPE de l'Académie de Lyon, accolti amabilmente dal suo direttore il prof. Mougniotte. Innanzitutto vogliamo esprimere il nostro più vivo ringraziamento a nome di tutti, insieme ad alcune parole di benvenuto.
La nostra presenza vuol essere un omaggio a Don Bosco, che prolunga e continua quello che, nel primo centenario della sua morte, gli era stato tributato con il congresso dell'aprile 1988, svolto sotto il triplice patronato dell'Università Pontificia Salesiana di Roma, dell'Université Catholique de Lyon e dell'Université Lyon II, grazie all'impegno di don Desramaut. Lui ne aveva avuto la felice iniziativa, e oggi ci piace ricordarne la memoria.
C'è sempre la possibilità di tentare di rimediare ad una certa scotomizzazione del fondatore della famiglia Salesiana nel campo delle scienze dell'educazione. Il suo nome non appare nella maggior parte delle opere classiche di storia della pedagogia [...]. È come se la rappresentazione agiografica che l'avvolge lo escludesse o dovesse escluderlo da un approccio propriamente e rigorosamente scientifico e compromettesse la legittimità della partecipazione del suo pensiero ai dibattiti attuali. È come se la presentazione non accademica delle sue riflessioni impedisca di riconoscere, dietro al grande educatore che tutti riconoscono in lui, il grande pedagogista che di fatto è stato.
Vogliamo riparare a questa omissione, collocando il suo ruolo nel tempo, nell'ambito del suo contesto culturale e degli influssi che egli certamente ha ricevuto, specialmente quello di san Francesco di Sales, per chiarire le sue "intuizioni pedagogiche", cioè le sue prospettive anticipatrici, che hanno insieme motivato, caratterizzato e qualificato la sua azione e la sua riflessione. Senza dubbio si potrebbe, di fatto, anche se in modo aleatorio, raccogliere queste "intuizioni" attorno a quattro punti, dei quali i tre primi corrispondono ai tre parametri strutturali dell'atto educativo:
- il parametro assiologico, innanzitutto; trattandosi di adolescenti in difficoltà, Don Bosco non si rassegnò affatto ad una visione minimalista del suo progetto educativo, a una sorta di male minore, consistente nel farli "passare inosservati". Al contrario egli nutriva una visione ambiziosa, anzi la più ambiziosa: la santità. Ed è questo che convalida, per esempio, la storia di Domenico Savio. È l'intuizione della speranza;
- il parametro antropologico, consistente nel postulato deciso dell'irriducibilità dell'essere umano al suo passato e della sua capacità permanente di rinnovamento, grazie alla relazione con gli altri che restaura in lui la stima di sé; da cui la sua educabilità. È l'intuizione della fiducia;
- il parametro propriamente pedagogico, secondo il quale la relazione educativa non è riducibile a un semplice dialogo tra intelligenze ma è anche un incontro tra persone che mette in moto la loro affettività. È l'amorevolezza, o l'intuizione della benevolenza;
- infine un parametro epistemologico: la conoscenza pedagogica scaturisce dall'esperienza e non la precede: essa è una riflessione sulla pratica, che viene valorizzata a tradotta in un modello. È l'intuizione prassica, da cui emerge la nozione di ricerca-azione.
Abbiamo scelto questa nozione di intuizione, poiché si tratta di idee che egli ha enunciato e messo in atto, ma senza sfruttarle né svilupparle nel campo teorico. Ora, tutte e quattro queste intuizioni sono state in seguito riprese e valorizzate da diverse correnti di ricerca, senza comunque attribuirne l'origine a Don Bosco, dunque senza riconoscergliele. È necessario partire di qui. Anche se, comunque, dobbiamo ricollegarci al lavoro di Thévenot continuato oggi da Petitclerc.
Queste intuizioni saranno, in modo diverso, illuminate, illustrate e confermate nelle quattro parti di questo volume:
- le loro fonti e origini;
- il sistema preventivo;
- la loro diffusione internazionale;
- la loro pertinenza e la loro attualità.
Benvenuti e un grazie anticipato a quelli di voi che hanno voluto, con la propria competenza, dare un contributo al nostro lavoro attraverso le loro comunicazioni" (pp. 19-21).
INDICE DEL VOLUME
- Don Bosco et ses intuitions pédagogiques (Guy Avanzini)
- Aux origines: quelques auteurs français (Morand Wirth)
- Quelques "mots" de Don Bosco (Edgar Pich)
- Comparaison entre les intuitions pédagogiques éducatives de Don Bosco et de John Bost (Christian Galtier)
- Saint François de Sales et l’éducation (Philippe Legros)
- Sport et éducation salésienne: liaison dangereuses ou survivance d'un mythe? (François Hochepied)
- Étayer l'éducation sur les affects? Une intuition pédagogique à prendre au sérieux (Marie-Jo Thiel)
- Pour une pédagogie "inclusive" : Don Bosco et Henri Bissonier (Catherine Fino)
- Don Bosco et les pratiques de sanction (Emmanuel Besnard)
- L'imaginaire de Don Bosco: les songes dans la tradition salésienne (Francis Gatterre)
- La proposition éducative de Don Bosco dans un contexte musulman (Emad Samir)
- La méthode éducative de Don Bosco dans un contexte indien (Peter Gonsalves)
- La pansés pédagogique de Don Bosco dans le contexte africain (Titus Mwamba)
- Résilience et système préventif aujourd'hui (Vito Orlando)
- Le système préventif de Don Bosco chez le Filles de Marie Auxiliatrice (Martha Séïde)
- Le système préventif comme éducation de la volonté et pédagogie de la décision (Olivier Robin)
- L'intuition de Don Bosco et les politiques publiques socio-éducatives et médico-sociales (Joël Defontaine)
- La pertinence actuelle des intuitions de Don Bosco (J.-M. Petitclerc)
- L'éducateur salésien et la sécularisation de l'approche systémique chez Don Bosco (Thierry Le Goaziou et Dorothée Hibon)
- Être en relation avec l'autre, avec soi et avec ce qui se passe entre eux (Claude Falgas)
- Autorité, affectivité, pouvoir, respect : notes de voyage en pays salésien (Patrick Boumard)
- Quelques remarques conclusives et prospectives (Emmanuel Gabellieri)
- Conclusion générale (Guy Avanzini).