Questo settimo volume dell’Epistolario di don Bosco contiene 441 lettere, delle quali 151 inedite, indirizzate a oltre 200 destinatari. Copre gli anni 1880-1881, un periodo di importanza cruciale per la storia di don Bosco e dell’opera salesiana. Gli argomenti trattati sono molto variegati. Si tratta prevalentemente dell’espansione e del consolidamento della Società Salesiana in Italia, Francia, Spagna, Argentina e Uruguay, mentre si profilano nuove opere in Portogallo e Brasile; di conseguenza emergono i problemi di carattere giuridico ed economico, gli sforzi e le strategie messe in atto a questo scopo, la vasta rete di cooperazione e di solidarietà che il santo andava poco a poco articolando.
Emerge la tempra battagliera di don Bosco, la sua fiducia nella Provvidenza, le sue visioni sempre più universali, la chiara coscienza di una missione storica da portare avanti superando difficoltà di ogni genere. In questa prospettiva egli affronta di volta in volta i problemi e gli ostacoli che si presentano, come la vertenza con mons. Gastaldi, i rapporti con le Congregazioni romane e col governo italiano. Di particolare rilevanza sono le lettere relative all’entrata dei Salesiani in Patagonia, alla costruzione della chiesa del Sacro Core in Roma e alla situazione precaria delle opere salesiane di Francia dopo le leggi anticlericali del 1880. La figura di don Bosco si staglia in tutta la sua complessa ricchezza, nei tratti che caratterizzano la sua personalità umana e spirituale, nell’imponenza del suo lavoro, nella vastità dei suoi progetti e delle sue utopie. L’editore segue i criteri metodologici dei volumi precedenti, delineando, attraverso l’accurato apparato storico-illustrativo dei destinatari, dei personaggi e delle problematiche, il contesto generale e particolare dell’azione e dell’opera di don Bosco.